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Casi clinici

Materiali della protesi al ginocchio: quali sono e come scegliere

Materiali di una protesi al ginocchio

Quando si parla di protesi al ginocchio, è importante conoscere i materiali con cui è realizzata. Infatti, anche se la scelta finale spetta al chirurgo, il paziente dovrebbe essere informato sulle opzioni disponibili, in modo da contribuire alla scelta della protesi al ginocchio più adatta al proprio stile di vita, alle abitudini quotidiane e alle condizioni di salute.

Da quali componenti è formata una protesi al ginocchio?

Una protesi al ginocchio di ultima generazione è progettata per imitare l’anatomia naturale dell’articolazione. A seconda del tipo di intervento, protesi totale o protesi parziale, può sostituire tutti o solo alcuni dei comparti del ginocchio (mediale, laterale e femoro-rotuleo).

Un impianto completo include generalmente quattro componenti:

  • Componente tibiale.È la base della protesi che si fissa sulla tibia,di solito è fatta di lega di titanio e include un inserto in plastica (polietilene).
  • Componente femorale.È la parte curva che si collega al femore. È spesso realizzata in lega di cromo-cobalto, un materiale molto resistente. In alcuni casi può essere in ceramica o altre leghe metalliche.
  • Inserto in plastica (distanziatore).Si trova tra le componenti tibiale e femorale. È in polietilene, un materiale plastico molto resistente, che permette un movimento fluido del ginocchio.
  • Componente rotulea.Sostituisce la rotula danneggiata ed è utilizzata solo in alcuni interventi di protesi ginocchio. Anche questa tipologia è realizzata in polietilene.

Quali materiali vengono usati per una protesi al ginocchio?

I materiali della protesi al ginocchio devono garantire durata, biocompatibilità e una buona mobilità. I principali materiali utilizzati sono:

  • Lega di cromo-cobalto. Molto resistente e durevole, viene spesso usata per la componente femorale. Tuttavia, nei pazienti allergici al nichel, può causare reazioni (vedi: allergia protesi ginocchio sintomi).
  • Titanio e lega titanio-cobalto. Materiali leggeri, elastici e biocompatibili, con bassissimo contenuto di nichel. Sono usati soprattutto per la componente tibiale. Le protesi al ginocchio al titanio sono ideali per pazienti allergici al nichel.
  • Polietilene.Una plastica resistente, utilizzata per il distanziatore e la componente rotulea. Non contiene metalli, quindi adatta anche a chi soffre di allergie.
  • Ceramica.È una soluzione alternativa alla lega metallica per ridurre il rischio di allergie. Può essere accoppiata a una componente tibiale in zirconio, un materiale privo di nichel. Tuttavia, è più costosa e può essere meno resistente agli urti.

Chi è sensibile al nichel o ad altri elementi deve informare il medico: esistono metalli anallergici o impianti speciali per evitare complicazioni

Cosa rende una protesi al ginocchio ideale?

La protesi al ginocchio ideale dovrebbe permettere al paziente di svolgere senza difficoltà i movimenti e le attività quotidiane, avere una durata media compresa tra i 15 e i 20 anni e adattarsi alle esigenze cliniche individuali, ad esempio prevedendo l’utilizzo di materiali anallergici in caso di allergie ai metalli. È importante che il chirurgo utilizzi un modello di protesi con cui abbia familiarità e comprovata esperienza, poiché ogni impianto ha caratteristiche tecniche specifiche.

In circa il 10% dei casi, può essere necessario scegliere una protesi diversa da quella standard, come nel caso di instabilità del ginocchio post-traumatica o in presenza di allergie particolari, per garantire un risultato ottimale e personalizzato.

Protesi al ginocchio: quando farla e cosa sapere

Molti pazienti si chiedono: la protesi al ginocchio quando è meglio farla? La risposta dipende dal livello di dolore, dalla perdita di funzionalità dell’articolazione e dalla risposta ai trattamenti conservativi. Quando il dolore limita seriamente la qualità della vita, l’intervento di protesi ginocchio diventa la soluzione più indicata.


Infine, è utile conoscere i tempi di recupero prima dell’operazione: la maggior parte dei pazienti torna a camminare già pochi giorni dopo l’intervento, ma il recupero completo può richiedere da 3 a 6 mesi, a seconda del tipo di protesi e delle condizioni generali del paziente.

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