Quando si parla di protesi al ginocchio, è importante conoscere i materiali con cui è realizzata. Infatti, anche se la scelta finale spetta al chirurgo, il paziente dovrebbe essere informato sulle opzioni disponibili, in modo da contribuire alla scelta della protesi al ginocchio più adatta al proprio stile di vita, alle abitudini quotidiane e alle condizioni di salute.
Una protesi al ginocchio di ultima generazione è progettata per imitare l’anatomia naturale dell’articolazione. A seconda del tipo di intervento, protesi totale o protesi parziale, può sostituire tutti o solo alcuni dei comparti del ginocchio (mediale, laterale e femoro-rotuleo).
Un impianto completo include generalmente quattro componenti:
I materiali della protesi al ginocchio devono garantire durata, biocompatibilità e una buona mobilità. I principali materiali utilizzati sono:
Chi è sensibile al nichel o ad altri elementi deve informare il medico: esistono metalli anallergici o impianti speciali per evitare complicazioni
La protesi al ginocchio ideale dovrebbe permettere al paziente di svolgere senza difficoltà i movimenti e le attività quotidiane, avere una durata media compresa tra i 15 e i 20 anni e adattarsi alle esigenze cliniche individuali, ad esempio prevedendo l’utilizzo di materiali anallergici in caso di allergie ai metalli. È importante che il chirurgo utilizzi un modello di protesi con cui abbia familiarità e comprovata esperienza, poiché ogni impianto ha caratteristiche tecniche specifiche.
In circa il 10% dei casi, può essere necessario scegliere una protesi diversa da quella standard, come nel caso di instabilità del ginocchio post-traumatica o in presenza di allergie particolari, per garantire un risultato ottimale e personalizzato.
Molti pazienti si chiedono: la protesi al ginocchio quando è meglio farla? La risposta dipende dal livello di dolore, dalla perdita di funzionalità dell’articolazione e dalla risposta ai trattamenti conservativi. Quando il dolore limita seriamente la qualità della vita, l’intervento di protesi ginocchio diventa la soluzione più indicata.
Infine, è utile conoscere i tempi di recupero prima dell’operazione: la maggior parte dei pazienti torna a camminare già pochi giorni dopo l’intervento, ma il recupero completo può richiedere da 3 a 6 mesi, a seconda del tipo di protesi e delle condizioni generali del paziente.