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Paolo è un uomo di 59 anni. Ama la montagna e le lunghe passeggiate. Dopo una distorsione al ginocchio che mai gli aveva creato problemi prima, ha cominciato ad avvertire blocchi e cedimenti a quel ginocchio.
Consigliato dal suo medico, esegue subito una risonanza magnetica, che mostra una lesione complessa del menisco esterno.
Il suo fisioterapista di fiducia lo indirizza dal Dottor Fosco che gli consiglia di eseguire un’artroscopia il prima possibile, per evitare di aggravare la situazione del ginocchio.
Nei pazienti dell’età di Paolo, l’artroscopia non è sempre utilizzata come prima opzione di trattamento, ma il tipo di lesione meniscale alla risonanza magnetica doveva essere operata presto, per evitare un suo aggravamento o l’instaurarsi di lesioni alla cartilagine.
Durante l’intervento il Dr. Fosco rileva una lesione ampia, periferica, del corpo e del corno posteriore del menisco esterno; si decide per una riparazione della lesione con delle miniancore in grado di riassorbirsi spontaneamente durante alcuni mesi.
Le lesioni meniscali, soprattutto del menisco esterno, andrebbero sempre riparate quando possibile. Nei casi infatti in cui il menisco viene asportato, anche parzialmente, vi è con il tempo un rischio di un’usura maggiore della cartilagine, che in un paziente come Paolo può portare ad un’artrosi precoce.
Paolo, RMN con lesione corno posteriore menisco esterno
Sebbene il recupero sia forse più lento del previsto (Paolo non è esattamente una persona abituata a stare a riposo), con l’aiuto anche del fisioterapista di fiducia, Paolo riacquista un ginocchio senza dolore e con una mobilità completa.
La consapevolezza che è stato effettuato un intervento riparativo e non demolitivo, fa inoltre pensare Paolo che continuerà a lungo con le sue camminate sulle montagne di Verona e non solo.
